Moscardino
Nome scientifico: Eledone moschata
MORFOLOGIA: Mollusco cefalopode, ottopode, molto simile al polpo. Corpo ovale a forma di sacco con testa ben distinta dal corpo. Degli otto tentacoli di lunghezza uguale, uno svolge nei maschio la funzione di organo copulatore e viene chiamato ectocotile. A differenza del polpo il moscardino possiede un’ unica fila di ventose per ogni tentacolo. Il colore è marroncino con riflessi grigio-brunastri. Appena pescato emana un caratteristico odore di muschio, da cui deriva il nome. Il corpo è a forma di sacco, ventralmente si dipartono i tentacoli che contornano la bocca, gli occhi sono in posizione laterale. Il moscardino non supera mai il peso di 700 grammi, quindi si caratterizza anche per le sue dimensioni modeste.
CARATTERISTICHE ECOLOGICHE: Specie comune in tutto il Mediterraneo, ma in particolar modo nell’Adriatico, poiché predilige come habitat naturale i fondali bassi e fangosi. Si pesca principalmente con reti a strascico e nasse.
TIPOLOGIE COMMERCIALI/UTILIZZO IN CUCINA: Commercializzato fresco o congelato. Carne apprezzata ed utilizzata per numerose preparazioni alimentari: insalate fredde, fritture, zuppe.
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI: Presenta un basso contenuto in grassi (1,2 %) ed un discreto apporto in proteine (11,6%). Le sue carni sono molto ricche di vitamine, in particolar modo la A, la B e la E. Tra gli acidi grassi saturi il più rappresentativo è l’acido palmitico con il 21,5%. Tra i monoinsaturi, l’acido oleico è quello ritrovato in concentrazioni maggiori con il 18,2%. Infine tra gli acidi grassi polinsaturi quelli maggiormente presenti sono EPA e DHA con il 10,2% ed il 12,5% rispettivamente. Il rapporto w6/co 3 è di 1 a 10. L’aspetto più interessante è che i moscardini sono ricchi di sali minerali, come il potassio, il sodio e il fosforo, che fanno bene alle ossa e al sangue. Se a tutto questo si aggiunge che si tratta di un cibo ipocalorico, poiché apporta all’organismo pochissime calorie e pochissimi grassi, si capisce come sia un cibo altamente consigliabile praticamente ad ogni fascia di età.
NOTE: Per riconoscerne la freschezza si deve osservare il colore del mollusco; più la colorazione è viva e intensa, nelle sue varie sfumature, più è garantita la freschezza.
Scheda realizzata con la preziosa collaborazione tecnica scientifica dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” (sede di Termoli). Ne è vietata la riproduzione anche solo parziale